• Pagine208
  • Prezzo23.50
  • Anno2016
  • ISBN978-88-8273-157-1
  • NoteIl Pensiero dell'arte 19
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Valerio Dehò

Arte ex machina Arte, scienza tecnologia: estetica di un'utopia.

Nel corso del Novecento il rapporto tra le arti visive e il mondo della scienza e della tecnica si è sviluppato per contrasti e innamoramenti improvvisi. Dal Futurismo alla Net art si snoda una lunga sequenza di tentativi da parte degli artisti di vivere la contemporaneità in parallelo all’evoluzione tecnologica. Spesso sono stati fatti tentativi per usare le innovazioni meccaniche ed elettroniche come base concreta e teorica per creare nuove opere d’arte. Ma questa storia è anche una lunga serie di fallimenti e di incomprensioni. La stessa arte contemporanea ha dei tempi di assorbimento delle innovazioni tecnico-scientifiche molto lunghi. Lo si è visto con la fotografia, che ha atteso oltre un secolo per diventare una forma di espressione riconosciuta come creativa e artistica. La mostra epocale “Posthuman” (1992) venne realizzata attorno alla nuova dimensione del corpo bionico quasi dieci anni dopo un blockbuster cinematografico come “Terminator” (1984). Lo stesso sogno democratico e utopistico della Net art di far diventare tutti gli users degli artisti, è durato solo qualche anno. Inoltre il mercato ha sempre escluso ciò che non è etichettabile come unico, originale e su cui investire con la certezza della durata nel tempo. Nonostante questi problemi oggettivi, vi sono stati e vi sono artisti che guardano alla tecnologia e ai new media come ad una frontiera sempre aperta per collegare il mondo della ricerca estetica con quello della scienza e della tecnica. La visionarietà, sia in campo scientifico che artistico, alimenta la capacità di andare oltre l’esperienza acquisita per creare nuovi paradigmi di conoscenza.

 

Valerio Dehò, tra i più noti curatori e critici d’arte italiani, insegna Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dal 1997 al 1999 è stato Direttore del progetto "Novecento" per il Comune di Reggio Emilia. Dal 2001 è direttore artistico di Kunst Merano Arte. Nel 2005 è stato nominato commissario della XVI Quadriennale Nazionale di Roma. Ha diretto il “Premio Internazionale Ermanno Casoli” dal 2004 al 2007. Nel 2014 è stato nominato nel direttivo dell’AMACI, Associazione Musei d’Arte Contemporanea d’Italia.

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